E gli occhi volano oltre il display
e le parole si ingarbugliano come gabbiani sbattuti dal vento.
Attendi bonaccia, anni che aspetti.
Sono sempre poche righe scritte su un foglio frettoloso,
pronto a volare via al primo soffio di vento.
E la clessidra si ostina a scorrere nel fascino pretestuoso del tempo.
C’è un cinguettio sul ramo, squilla il telefono.
Riabbassi gli occhi,
le parole tornano in riga.
La bonaccia te la devi guadagnare.