Mi piace l’idea di augurarvi Buon Anno a partire da queste parole di Papa Francesco.
La tenerezza possa in questo 2017 renderci docili, renderci amorevoli. Possa aiutarci a instaurare rapporti autentici, fatti non di apparenza ed egoismo ma di abbandono consapevole all’altro.
Auguri a tutti!
Dall’Amoris Laeititia di Papa Francesco.
Nell’orizzonte dell’amore, essenziale nell’esperienza cristiana del matrimonio e della famiglia, risalta anche un’altra virtù, piuttosto ignorata in questi tempi di relazioni frenetiche e superficiali: la tenerezza.
Ricorriamo al dolce e intenso Salmo 131. Come si riscontra anche in altri testi, l’unione tra il fedele e il suo Signore si esprime con tratti dell’amore paterno e materno. Qui appare la delicata e tenera intimità che esiste tra la madre e il suo bambino, un neonato che dorme in braccio a sua madre, dopo essere stato allattato. Si tratta – come indica la parola ebraica gamul – di un bambino già svezzato, che si afferra coscientemente alla madre che lo porta al suo petto. E’ dunque un’intimità consapevole e non meramente biologica. Perciò il salmista canta:”Io resto quieto e sereno: come un bimbo svezzato in braccio a sua madre”.