“Essendo mortale”, dichiarò, “io invecchio. È una delle condizioni della vita in questa dimensione che l’esistenza debba avere un inizio e una fine. Le membra perdono agilità, i muscoli diventano più fibrosi, le ossa si calcificano, lo spirito manca di freschezza, la capacità di meravigliarsi è sempre meno frequente. E tuttavia, ogni volta che ricomincio a scrivere, Io cammino come prima, come Dio nel Paradiso Terrestre, nell’ora più fresca del giorno”. Da Nina di Robert Nathan.
Illustrazione di Pete Revonkorpi “The writer and the reader”
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