Poesia

Il 27 novembre, presso la Biblioteca di Valenzano (Bari), si è tenuta la cerimonia di premiazione del Premio Nazionale Caeliensis.

La mia poesia “Noi” ha ricevuto una segnalazione. Sono molto felice per questo riconoscimento. E’ una poesia a cui tengo molto, dedicata ad un momento molto felice della mia vita.

Ringrazio l’organizzazione.

Noi

 

Poesia

In quegli occhi,
Il tuo abbraccio,
Tutta una vita da raccontare.

Il chiacchiericcio delle mamme,
In lontananza il rumore del mare.

Anni passati
A gettare sassolini nell’acqua,
Cerchi concentrici sempre più grandi.
Serviva spazio per accogliere tutto.

Un giorno racconteremo,
Forse lo facciamo già.

Occhi vispi
Capelli corti
Un grembiulino bianco.

Fu un attimo.
Un, due, tre…stella!

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Poesia

Sgorga prepotentente
Una lava di parole.
Tutt’intorno sommerge,
Riscalda ciò che tocca,
Scioglie l’umano ghiacciaio.
Non si sfugge alle parole.
Si nasce di parole.
Si ama di parole,
Si odia di parole.
Si gioisce e si piange di parole.
Infine si muore di parole,
Quelle decise da altri,
Che noi non sentiremo mai.

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Poesia

Le parole giungono
in punta di piedi.
Bussano con discrezione.
Si fanno strada
solo quando sanno di essere accolte.
Si sdraiano sul tavolo della mente
ma è il cuore che le sceglie.
La mano che le scrive.
Così nasce la Poesia.

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Poesia

Dammi la mano,
un gradino alla volta.
Il percorso è segnato.
Ci attende un Eden di parole.
A noi il compito 
di metterle insieme.
Scritte su foglie leggere
voleranno come invito
per coloro
che non lo hanno ancora capito.

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Poesia

Creatura viva
rendevi costretti
vincitori e vinti.
Sull’altare sacrificale
della tua ferocia
grondava il sangue
della tua prepotenza.
Il giorno stesso in cui
gettasti su di me
i tuoi occhi malvagi,
sapevo che avresti distrutto
ciò che più amavo.
Ora non mi rimane
che ripulire i resti
della tua sospirata morte.
Un giudizio severo attende
chi uccide l’amore altrui.

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Poesia

L’ultimo anelito di vita
Spinge il battente della porta.
L’anima è pronta
Per l’avventura del non ritorno.
Sulla soglia si ferma un istante.
Le lacrime di chi ha amato
Giungono al suo orecchio.
Così l’anima gira il capo
E, con la mano,
Compie il gesto
Di chi vorrebbe asciugare un volto.
Sa bene però
che non é questo il suo compito.
L’anima torna a guardare
Innanzi a sé.
Le lacrime laveranno il dolore,
Il sorriso conserverà i ricordi.
Vai anima,
Varca la soglia,
Inizia il tuo nuovo cammino.
Buon viaggio.

Dipinto di René Magritte (1898-1967) La Victoire 1939

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Poesia

Ho perso un po’ di tempo a studiare
nella mia vita,
anche troppo,
e chissà se poi ne valeva davvero la pena
sapere tutte queste cose che so,
probabilmente no.
Mi ricordo che una volta Schiller disse,
dopo che per anni e anni
aveva studiato filosofia,
che chissà a cosa gli era mai servito
riflettere così tanto sulla poesia,
“Per scrivere poesie: a nulla”,
disse a se stesso,
e smise da quel momento in poi di studiare.
Io invece continuo,
anche se a scartamento ridotto,
anche se so da tempo
che non serve a niente.
Quando vedo un giovane che si laurea,
mi fa pena,
“Chissà che se ne farà ora
del suo pezzetto di carta”, mi dico.
Io non me ne son fatto niente,
come tanti della mia generazione.
So come funzionano tante cose,
ma non ci faccio niente,
non so cambiarle,
perché ho imparato a mie spese,
che cambiarle è impossibile.
Se gioventù sapesse
se vecchiaia potesse, si dice.
Se avessi saputo da giovane
quello che so ora
non avrei studiato niente,
son sicuro
che ora sarei 1000 volte più sapiente,
e soprattutto sarei 1000 volte
più bravo a scrivere.
Eppure i libri li amo
e non posso fare a meno di loro
per vivere.
“Che fatica scrivere
anche il più brutto di loro”, penso
e so sulla mia pelle quel che penso,
e così mi diventa prezioso,
molto più che il denaro
che per esempio mi costa
per comprarlo.
Ma non esistono libri brutti,
perchè ogni libro contiene
la parte più bella dell’anima
di colui che l’ha scritto,
e forse sarà per questo che ho studiato
così tanti libri:
ho conosciuto tante anime care…
buone, forti, incredibili…
e per un mistero che non so spiegare
mi sembra di essere diventato pure io
buono, forte, incredibile…
E tutto sommato, anche se non è servito
assolutamente a niente,
son contento di aver studiato così tanto
nella mia vita,
anche troppo…

(Giuseppe d’Ambrosio Angelillo)

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Poesia

Zuppa di pioggia,
Srotolo i tessuti
Che mi avvolgono.
Riscopro la pelle,
Ancora baciata dal sole
Dell’estate appena salutata.
Ne sento il profumo,
é il tuo.
Nemmeno la pioggia riesce
A lavarti via.

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Poesia

Non ti sento Dio.
Rumoroso è il vento.
Cerco con affanno
Caverne di silenzio.
Ho bisogno di sentirti Dio.
Vedo le tue labbra muoversi,
Lettere senza suoni.
Il Perdono percorre strade scoscese.
Insegnami Dio, tutto daccapo.
Non sono più capace.
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