Dall’angolo del palcoscenico
in cui mi hai relegata
guardo l’ingombrante gabbia sulla scena.
Personaggi ameni entrano ed escono.
Le chiavi delle tue catene
Pendono rumorose dalla loro cintura.
Un caffè, un libro, un copione da leggere, molte lusinghe.
Vite nutrite dalla luce riflessa della tua prigionia.
Ed é di nuovo Autunno.
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