Dedica ai bambini dello #Shoah
Un pomeriggio il sole diventò un enorme sorriso e gli alberi incominciarono a vestirsi di felicità. Un fascio di nuvole passava da quelle parti e portava in grembo un ragazzino con il cappello degli Yankees in testa che guardava in giù e sospirava la felicità.
Il mondo girava all’incontrario e tutte le tristezze non esistevano più.
Ci si poteva tuffare tra i sorrisi delle persone; non c’erano più scheletri e filo spinato perché tutti erano forti e giovani. Le case erano senza tetto perché il tetto era lo stesso cielo. La notte non era più notte perché le stelle illuminavano solo il giorno e le brande erano grandi parchi poiché non esisteva più stanchezza e solitudine e l’erba era morbida e profumata.
Il mondo girava all’incontrario e tutte le tristezze non esistevano più.
Non vedevo l’ora di abitare quel mondo tanto strano e fabiesco ed ero così emozionato a tal pensiero che quando mi trascinarono dentro a farmi una strana doccia girai il mio cappellino degli Yankees all’incontrario, presi quanto possibile le mani degli altri ragazzini e ci tuffammo nel vuoto…
…il sole era un enorme sorriso e gli alberi incominciarono a vestirci di felicità.
Paolo Cilfone