Il mare mi vede scrivere, chissà cosa pensa. Curioso si affaccia tra gli scogli, poi sparisce, poi appare di nuovo.
Sembra quasi che mi spii.
Ad un tratto si alza il vento, volano i fogli.
Rubarli era l’unico modo che il mare aveva di leggerli.
Cosa mi porta via il mare? Le mie parole, è avido delle mie parole.