L’àncora fu chiamata e la nave salpò.
I fazzoletti bianchi sventolavano ancora
e le lacrime furono inghiottite dal vento.
I marinai in piedi nel loro saluto
dalla poppa alla prua
i loro cuori in gola.
La sirena tagliava gli ultimi sguardi
la banchina si allontanava
la prima pagina del diario di bordo
era completata.
Il cuore dondola in queste acque
la salsedine brilla di notte
il silenzio canta il tuo abbraccio.
Paolo Cilfone