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Molti diventano personaggi perché non sanno essere persone. (Gesualdo Bufalino)

Qualche giorno fa mi sono imbattuta in questa citazione di Gesualdo Bufalino e ho cominciato a riflettere su questo post…poi oggi ho trovato questo scritto e a questo punto mi sono resa conto che i miei pensieri collimavano in una idea concreta, ossia la necessità di fare pace con la propria umanità.

Siamo, talvolta, talmente presi dall’idea di noi stessi, da quello che vogliamo che gli altri pensino di noi che, appunto come dice Bufalino, ci ritroviamo più ad essere personaggi che non persone.

Solo che la nostra vita non si svolge su di un palco di un teatro ma per le strade di una città, nelle case, tra la gente e in queste circostanze i personaggi servono a poco, contano di più invece le persone.

In passato mi sono trovata anche io a fare i conti con il mio personaggio, nato dal nulla e probabilmente frutto di un retaggio familiare. Ci siamo scazzottati parecchio, sono dovuta inciampare diverse volte, arrivando anche a recare involontari dispiaceri in giro, fino a quando non sono riuscita a  riabbracciare la mia umanità.

Non si può piacere a tutti, non si può essere sempre presenti, non si possono sposare le idee degli altri per far loro piacere, non si può dire sempre di sì e nemmeno sempre di no, non si può essere quelli che non si è solo perchè vogliamo che gli altri pensino bene di noi.

Siamo esseri umani, con i nostri limiti, facciamo i nostri scivoloni e dobbiamo avere l’umiltà di prenderne consapevolezza con noi stessi e con gli altri che, dopotutto, sono stati messi sopra la nostra strada per farci crescere ed anche per insegnarci a conoscere quelle parti di noi stessi che ci premuriamo tanto di tenere nascosti nell’ombra.

Se una persona ci vuole bene ci accetta, ci aiuta, ci rimprovera anche all’occorrenza, amerà il personaggio quanto la persona, in caso contrario, beh siamo 5 miliardi su questa terra, no?

 

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